Prodotti Dop e IGP delle Marche

Le Marche sono una delle regioni con la maggior tradizione culinaria nazionale, ma i prodotti DOP e IGP non sono poi molti, e ci sono anche alcune sorprese.

Casciotta di Urbino (DOP)

Un incredibile formaggio a base di latte ovino e latte vaccino, di solito creato in forma cilindrica. Le origini di questo formaggio, non sono certe ma c’è un documento del 1554 che attesta che Michelangelo volesse acquistare una fattoria che produceva questo formaggio.

Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale (IGP)

La carne prodotto con questi animali è talmente particolare da meritare la protezione Indicazione Geografica Protetta. Anche se tradizionalmente quando si pensa a questo prodotto si pensa alla Toscana, viene prodotto in larga parte nelle Marche.

Mortadella di Bologna (IGP)

Chi non conosce la mortadella di Bologna? Nessuno, eppure non molti sanno che la produzione delle carni e la produzione avviene anche nelle Marche. Come vi avevamo anticipato, ci sono delle sorprese inaspettate, nel nostro viaggio enogastronomico.

Prosciutto di Carpegna (DOP)

Uno dei migliori prosciutti italiani, vero cavallo di battaglia marchigiano, abbinato con la frutta fresca è una vera specialità da non perdere. Forse poco conosciuto a livello nazionale, ma con niente da invidiare ai prosciutti più blasonati, spagnoli inclusi.

Salamini italiani alla cacciatora (DOP)

Altra specialità multi regionale, che nelle marche è molto diffusa e prodotta, una specialità semplice ma molto saporita, che va assolutamente provata se si viene in vacanza nelle Marche.

Cartoceto (DOP)

Finiamo il nostro viaggio con un olio d’oliva veramente raffinato, uno dei migliori nel panorama italiano, prodotto in modo ancora tradizionale, che riesce a creare un’intensità che lo rende perfetto con qualunque alimento.

Naturalmente le marche sono molto di più a livello enogastronomico, ma questi sono in un certo senso, le eccellenze riconosciute ufficialmente.

 

Di |2016-12-14T16:23:09+00:00Dicembre 14th, 2016|Promozioni, Specialità enogastronomiche|
Torna in cima