Il Carnevale nelle Marche
Il Carnevale nelle Marche è una festività molto sentita, infatti il programma delle manifestazioni è sempre piuttosto ricco di mostre, eventi, concerti e, naturalmente, sfilate di carri allegorici che animano tanto le città quanto i piccoli borghi storici.
Le maschere della tradizione
Le maschere tipiche marchigiane sono Mosciolino, simbolo del carnevale anconitano, Papagnoco, contadino fustigatore dei liberi costumi cittadini, Burlandoto, Rabachen (“baccano”) e la sua compagna Cagnera (“lite”) di Pesaro, “il guazzaró” di Offida e “lu sfrigne” di Ascoli.
I festeggiamenti da non perdere
Ci sono alcune località molto rinomate per i festeggiamenti carnevaleschi a volte anche al di fuori della regione ed è proprio di questi “Carnevali” che faremo una breve carrellata, così da darvi qualche spunto in caso vi trovaste nelle Marche durante questa allegra festività annuale.
Parlando di Carnevale nelle Marche non possiamo non nominare il Carnevale più antico d’Italia, addirittura più di quello veneziano nonché uno dei più importanti, quello di Fano. Il Carnevale di Fano (qui il programma) ha più di 600 anni, infatti la prima traccia risale a circa il 1374. Oltre ai classici festeggiamenti e le sfilate di carri alti fino a 18 metri, è tipico di questa città il “lancio dei dolciumi” o getto, dove le maschere che sfilano tirano sulla folla ai lati della strada caramelle e cioccolatini.
Una delle maschere più popolari è il Pupo, detto “vulòn”, che viene bruciato durante il rogo finale, l’ultimo giorno di Carnevale.
Un altro Carnevale marchigiano piuttosto noto, nato intorno agli anni ’50, è quello di Ascoli Piceno (qui il programma), che inizia ufficialmente il 17 gennaio con la festa di S. Antonio Abate. Nei giorni clou, cioè da giovedì a martedì grasso, i festeggiamenti si concentrano in Piazza del Popolo, tutta addobbata con grandi lampadari illuminati che danno alla piazza l’aspetto di un enorme salotto.
Tra gli appuntamenti più sentiti ci sono la sfilata e la premiazione del Concorso dei Gruppi Mascherati, inoltre le domeniche che precedono martedì grasso sono definite la domenica degli amici, la domenica dei parenti e la domenica di carnevale.
Il carnevale di Offida è anch’esso tra i più antichi delle Marche e i suoi momenti più coinvolgenti sono la caccia de “lu bov fint”.
Durante questa manifestazione una sagoma di bue coperta da un telo bianco corre per le vie del paese inseguita da una moltitudine di persone vestite con un tradizionale abito contadino. La sera del martedì grasso vi è la processione dei “vlurd”, durante la serata lunghi fasci di canne infuocati vengono portati lungo le vie del paese e gettati in piazza per il falò finale che decreta la fine del Carnevale. Da ricordare anche il Carnevale di Fermo e la leggenda di Re Carnevale e la sua nemica di sempre, la Regina Quaresima.Secondo la tradizione, nel giorno di Martedì Grasso il Re brucerà sul rogo sancendo la fine del Carnevale.
Se non siete ancora appagati vi consigliamo di fare un giro anche ad Ancona, durante “el Carnevalò”, per vedere le più belle maschere che sfilano in piazza, esibizione che accoglie ogni anno migliaia di persone.